Workshop Atlante Carcere

In Corso

Didattica

Carcere San Vittore, Milano

A cura di:
Laboratorio Carcere

Andrea di Franco
Gianfranco Orsenigo
Marianna Frangipane

Maria Elena Ponno
Agostino Omini
Chiara Rimoldi

Attori:
Studenti del Politecnico di Milano
Casa Circondariale di Milano – San Vittore

Con la partecipazione di:
Valeria Verdolini
Stefano Pontiggia
Paolo Grassi
Francesco Careri
Cristina Bianchetti

Workshop

Il workshop esplora il tema del carcere a partire dalla sua dimensione spaziale. La questione degli spazi detentivi si articola su due piani: uno ‘quantitativo’ e l’altro ‘qualitativo’.
La cornice tematica entro la quale il workshop si è mosso è rappresentata dalla capacità del ‘sistema carcere’ di sostenere la ricostruzione dei legami interrotti tra gli autori di reato e il corpo sociale.

Secondo questa prospettiva il workshop ha posizionato il progetto dello spazio al centro, e lo ha inteso come pratica sociale, proponendo l’esperienza diretta del contesto di San Vittore ed il coinvolgimento di coloro che il carcere lo vivono a diverso titolo.
Agli studenti del workshop è stato proposto di inserirsi nel percorso di ricerca e progetto in corso contribuendo alla realizzazione di un Atlante Carcere #San Vittore.
L’Atlante è una raccolta sperimentale di letture interpretative e multiscalari degli spazi, degli usi delle relazioni esistenti, critiche e potenziali, del carcere di San Vittore. Obiettivo dell’atlante è la definizione di una cornice entro la quale attivare ed elaborare delle proposte progettuali di modificazione dello spazio nel tempo. L’Atlante vuole essere uno strumento narrativo del ‘progetto carcere’, che orienta e alimenta l’interazione con il contesto e le proposte progettuali. L’intento è quello di suggerire e promuovere azioni di trasformazione degli spazi di detenzione in ‘luoghi di relazione’. Le relazioni si riferiscono sia alle dinamiche interne alle mura, che alle possibilità di apertura verso la società civile esterna.
In particolare, il workshop ha posto l’attenzione agli spazi del I raggio che ospita:
– Servizi e uffici legati alle attività interne al carcere, tra questi anche i locali di Off Campus San Vittore;
– Il reparto ‘giovani adulti’, oggetto di una nuova progettualità promossa dalla Direzione del carcere e da alcuni enti del terzo settore;
– Uno spazio seminterrato, utilizzato come magazzino, ma oggetto di un progetto sperimentale di trasformazione in spazio espositivo
– I cortili di passeggio esterni, di cui solo uno utilizzato, gli altri in stato di abbandono in quanto considerati, da anni, non accessibili.

Secondo questa prospettiva il workshop ha posizionato il progetto dello spazio al centro, e lo ha inteso come pratica sociale, proponendo l’esperienza diretta del contesto di San Vittore ed il coinvolgimento di coloro che il carcere lo vivono a diverso titolo.
Agli studenti del workshop è stato proposto di inserirsi nel percorso di ricerca e progetto in corso contribuendo alla realizzazione di un Atlante Carcere #San Vittore.
L’Atlante è una raccolta sperimentale di letture interpretative e multiscalari degli spazi, degli usi delle relazioni esistenti, critiche e potenziali, del carcere di San Vittore. Obiettivo dell’atlante è la definizione di una cornice entro la quale attivare ed elaborare delle proposte progettuali di modificazione dello spazio nel tempo. L’Atlante vuole essere uno strumento narrativo del ‘progetto carcere’, che orienta e alimenta l’interazione con il contesto e le proposte progettuali. L’intento è quello di suggerire e promuovere azioni di trasformazione degli spazi di detenzione in ‘luoghi di relazione’. Le relazioni si riferiscono sia alle dinamiche interne alle mura, che alle possibilità di apertura verso la società civile esterna.
In particolare, il workshop ha posto l’attenzione agli spazi del I raggio che ospita:
– Servizi e uffici legati alle attività interne al carcere, tra questi anche i locali di Off Campus San Vittore;
– Il reparto ‘giovani adulti’, oggetto di una nuova progettualità promossa dalla Direzione del carcere e da alcuni enti del terzo settore;
– Uno spazio seminterrato, utilizzato come magazzino, ma oggetto di un progetto sperimentale di trasformazione in spazio espositivo
– I cortili di passeggio esterni, di cui solo uno utilizzato, gli altri in stato di abbandono in quanto considerati, da anni, non accessibili.


GEOGRAFIE
Attraverso delle esplorazioni gli studenti individueranno dei temi emergenti relativi alla qualità dello spazio del carcere, al suo comfort e discomfort. I temi orienteranno le letture sullo spazio del carcere nel suo insieme per definire una tassonomia.

ETNOGRAFIE
Attraverso l’osservazione diretta di alcuni spazi e il dialogo con alcune persone detenute e operatori gli studenti racconteranno storie situate di vita quotidiana.

DOMANDE DI PROGETTO
Attraverso la messa in tensione tra i temi materiali (Geografie) e le pratiche e condizioni abitative (Etnografie) gli studenti costruiranno una reinterpretazione di quanto osservato per sollevare alcune domande. Le domande emergono a partire dal tema del diritto (diritti) allo spazio. Alcune domande verranno approfondite attraverso delle azioni progettuali con focus specifico sul reparto dei giovani-adulti.

NARRAZIONI
L’atlante viene sviluppato come strumento narrativo del progetto carcere,attraverso l’intreccio dei diversi sguardi intercettati nelle fasi precedenti, uno strumento che orienta e alimenta l’interazione con il contesto e le proposte progettuali.