In Corso
Progetto
Carcere San Vittore, Milano
A cura di:
Laboratorio Carcere
Andrea di Franco
Gianfranco Orsenigo
Marianna Frangipane
Attori:
Ri-scatti
Forme Tentative
Un progetto per il recupero e la riattivazione del reparto CAR, Celle Alto Rischio suicidio, nel Carcere di San Vittore
Al piano primo del V reparto della Casa Circondariale di Milano San Vittore è presente la sezione C.A.R. – Celle ad Alto Rischio che ospita persone in stato di forte fragilità psicologica. Il progetto vuole contribuire a superare le criticità presenti in sezione, quali la mancanza di un presidio ‘sanitario-psichiatrico’ permanente e una adeguata ‘cabina regia’, dove stazionano gli agenti per un monitoraggio 24h oltre a migliorare le generali condizioni di comfort abitativo.
Nell’ottobre 2022 la mostra fotografica RI-SCATTI. PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE ha provato a raccontare la complessità, le difficoltà, ma anche le opportunità della vita negli istituti di reclusione milanese attraverso le fotografie scattate da detenuti e agenti di polizia penitenziaria. Il progetto è stato ideato e organizzato dall’associazione Ri-Scatti ODV, realizzata con il PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Provveditorato Regionale Lombardia del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Il progetto dello spazio e le realizzazioni, coordinate dal gruppo di ricerca Laboratorio Carcere del Politecnico di Milano e dall’associazione Forme Tentative ETS, saranno sviluppate in costante dialogo con i diversi operatori del reparto, che aiuteranno i progettisti a comprendere le difficoltà specifiche e porteranno il loro prezioso contributo professionale.
L’obiettivo dell’intervento è quello di migliorare le condizioni abitative dei luoghi per i detenuti e per chi quotidianamente vi opera.
Il progetto dello spazio e le realizzazioni, coordinate dal gruppo di ricerca Laboratorio Carcere del Politecnico di Milano e dall’associazione Forme Tentative ETS, saranno sviluppate in costante dialogo con i diversi operatori del reparto, che aiuteranno i progettisti a comprendere le difficoltà specifiche e porteranno il loro prezioso contributo professionale.


Il progetto si pone l’obiettivo da un lato di individuare interventi edilizi che migliorino le condizioni di comfort abitativo degli spazi, dall’altro di proporre una loro riorganizzazione ed allestimento. Gli interventi, seppur limitati, intendono facilitare il lavoro degli operatori in sezione; tra questi un presidio sanitario-psichiatrico permanente, uno spazio per attività trattamentali ed il rifacimento della postazione di monitoraggio, in coerenza con le necessità degli operatori di polizia penitenziaria.

Il progetto elaborato prende le mosse dall’indicazione della direzione del carcere: integrare nella sezione le due camere di pernotto antecedenti l’ingresso dell’attuale reparto C.A.R.
La volontà di marcare la discontinuità con gli altri spazi del carcere, adottando materiali e colori specifici, privilegiando quelli naturali, rappresentano i caratteri generali che guidano lo sviluppo di tutti gli interventi immaginati per rendere più domestico il luogo.
Riorganizzazione dello spazio
Uno dei primi interventi, determinati dalla possibilità di ampliare l’area, è quello di arretrare la parete che separa la sezione dalla restante parte del corridoio. La nuova parete si caratterizza per avere una struttura in legno e lastre trasparenti (in vetro o policarbonato compatto). Disegno che caratterizza anche la ‘cabina di monitoraggio’. Questa viene riorganizzata così da definire nel corridoio una prima parte di filtro, destinata agli agenti della polizia e agli operatori. I locali annessi sono destinati al presidio medico e alle attività trattamentali.
Comfort termico
Per attenuare le condizioni termiche dell’area, molto calda d’estate e fredda d’inverno, è prevista la climatizzazione del corridoio centrale e dei locali annessi, prevedendo un sistema ad aria con tubo microforato che corre a soffitto nello spazio di distribuzione e con unità interne nelle due stanze.
Comfort acustico
Per attenuare la sensazione di caos prodotta dal sovrapporsi di suoni e rumori, amplificati dalla natura riflettente dei materiali presenti, si prevede la realizzazione di un controsoffitto del corridoio in pannelli acustici in fibra di legno mineralizzata. La possibilità di lavorare con altezze differenti consente di sottolineare l’articolazione
Comfort luminoso
Il progetto propone di utilizzare apparecchi luminosi con temperature di luce differente per consentire un uso dinamico della luce artificiale nell’arco del giorno e della notte.